Donald Trump: “Sono il 47° presidente, abbiamo fatto la storia“. “Non inizierò guerre ma le fermerò“
- articolo di Massimo Catalucci
Trump è il 47° presidente degli USA. Una vittoria che conferma la leadership del politico, imprenditore e personaggio televisivo statunitense che ha saputo, evidentemente, interpretare al meglio il pensiero dei grandi elettori ma soprattutto, del ceto sociale medio basso.
Con questo ritorno al potere a stelle strisce di Trump, si conferma la disfatta dei democratici che, andando dietro all’ex presidente statunitense Barack Obama, non si sono resi conto del castello di carta che era stato creato intorno alla figura di Kamala Harris e probabilmente, crea una spaccatura anche nelle fila stesse dei democratici che hanno scartato, forse sarebbe il caso di dire, scansato, la ricandidatura di Biden.
Inoltre, a quanto pare, come in Italia anche negli USA, l’intervento di volti noti della TV, del Cinema e del mondo dello spettacolo in generale, non sono sufficienti a decretare una superiorità elettorale. E’ evidente, che il popolo europeo e quello americano, sono stanchi di comici, attori , cantanti che usano la propria fama per appoggiare ideali e personaggi politici non compatibili col pensiero della maggioranza degli elettori, per orientarsi verso chi ha conoscenze, competenze politiche e capacità relazionali e diplomatiche per guidare un Paese sia nelle dinamiche delle politiche interne che internazionali.
Acquisito questo dato, si dovrà attendere gennaio prossimo per l’insediamento ufficiale del 47° presidente americano e in questo periodo ci sarà una finestra che lascerà, almeno ufficialmente, un vuoto nelle manovre diplomatiche di cui gli USA sono l’ago della bilancia, soprattutto per quanto riguarda i vari conflitti ancora infiammati, su tutti quelli tra Ucraina e Russia e nella striscia di Gaza.
“Non inizierò guerre ma le fermerò” – ha affermato Trump poco fa nel suo discorso alla sua Nazione e al mondo intero. Il neoeletto presidente, ha anche puntualizzato che fermerà le guerre in 24 ore. Certo è che, se lui si insedierà ufficialmente solo tra due mesi, la sua affermazione sa più di metafora, pronunciata solo per dire che lo farà presto…il tempo ci dirà la verità.
Le reazioni in Italia dopo la vittoria di Trump
“A nome mio e del Governo italiano, le più sincere congratulazioni al Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Italia e Stati Uniti sono Nazioni ‘sorelle’, legate da un’alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia. È un legame strategico, che sono certa ora rafforzeremo ancora di più. Buon lavoro Presidente“. – Queste le parole del Premier italiano, Giorgia Meloni.
Di tutt’altro tenore l’intervento di Bersani – “Non è una destra liberista, è una destra della protezione. Se vogliamo impedire che vinca ovunque dobbiamo attrezzare una sinistra larga che abbandoni le retoriche blairiane delle opportunità, delle flessibilità, delle eccellenze e scelga la strada della protezione sulla base dei propri valori di uguaglianza”.
“Non c’è da perdere tempo – ha concluso Bersani – Per dirla in bersanese: la mucca nel corridoio sta bussando alla porta“.
Il comico Beppe Grillo dal suo blog ha fatto un intervento a seguito della vittoria di Trump —”Il vaffanculo di Trump”—parlando di “similitudini tra questa storia americana e il Movimento“- poi se la prende coni ‘media’ per cui definisce quest’epoca l’apocalisse dell’informazione – “Questa è la deflagrazione di un’epoca. È l’apocalisse dell’informazione, della Tv, dei grandi giornali, degli intellettuali, dei giornalisti. Questo è un VAFFANCULO generale. Trump ha fatto un VDay pazzesco”
Il comico italiano a capo del M5S ha poi decantando l’operato del suo movimento – “I veri eroi siamo noi! Eroi che sperimentano, che mettono insieme i disadattati e i falliti. Perché il fallimento è poesia“. – in conclusione, Grillo riporta un’aforisma di Honda: ‘la mia vita è fatta di fallimenti’”. ed ha aggiunto – “Ma sono quelli che osano, gli ostinati, i barbari, che porteranno avanti il mondo. E noi siamo barbari! E i veri imbecilli, populisti e demagoghi sono i giornalisti e gli intellettuali di regime, completamente asserviti ai grandi poteri.”
Inevitabile la soddisfazione della Lega – “Taglio delle tasse, lotta all’immigrazione clandestina, una visione del mondo con la priorità per il ritorno alla pace, sarebbe l’intero mondo a guadagnarci” – queste le dichiarazioni a caldo di Matteo Salvini – “Sono ben contento di essere stato uno dei pochissimi in Italia che non ha mai nascosto una preferenza per Trump, non per tifoseria, ma per logica e per interesse nazionale italiano. Con un mondo più pacifico si lavora meglio”. Il Vice Premier conclude il suo breve intervento radiofonico su RTL 105,2 evidenziando come, di questa scelta del popolo Americano che si è orientato su Trump, ci guadagnerà anche l’Italia – “Anche per l’economia italiana e il futuro dei nostri figli è una buona notizia, vedremo se dalle parole si passerà ai fatti”.
Insomma, mentre il centrodestra non solo italiano, ma in Europa, vede di buon occhio la presidenza di Trump per gli anni a venire, la sinistra rincorre ideali e personaggi che non rappresentano, a quanto pare, il pensiero collettivo di gran parte della popolazione europea e statunitense…e non solo!!!